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Sabati: il pomeriggio è libero.



Per i primi due mesi dell'anno l'Azienda non aveva ritenuto necessario alcun sabato di flessibilità, ciò è stato possibile grazie alla fermata natalizia relativamente corta, infatti era ripresa a pieno ritmo la produzione in fabbrica già il 3 gennaio invece che dopo l'Epifania come accadde varie volte in passato. A marzo invece per buona parte delle aree produttive è previsto un sabato o due, in linea con gli anni precedenti ma con una sostanziale differenza per i turnisti. Continua infatti la sperimentazione iniziata lo scorso anno per evitare di imporre il turno pomeridiano al sabato, assai poco gradito alla grande maggioranza degli interessati. Di conseguenza, viene previsto che i turnisti diurni lavorino solo il sabato mattina mentre per coloro che lavorano di notte rimane il consueto anticipo (o posticipo) alla notte tra la domenica e il lunedì. Situazione un po' diversa per chi ha il turno fisso pomeridiano: si tratta di qualche decina di persone in tutto che comprensibilmente saranno tra i meno entusiasti di questa sperimentazione. In base anche a quanto espressamente previsto in materia dal CCNL, potranno lavorare anch'essi al mattino ma avranno in compenso la possibilità di concordare con il proprio responsabile giorno e orario della flessibilità, restando però nei limiti di quanto previsto dall'accordo. Per i lavoratori part-time la giornata prevista è la medesima dei colleghi con orario a giornata, questo per facilitare coloro che anche nei sabati di flessibilità utilizzano gli autobus, previsti dall'azienda quando vi sia un numero sufficiente di utenti.
La sperimentazione proseguirà nei mesi successivi, salvo eventuali casi in cui festività e ponti non consentano lo spostamento del turno pomeridiano alla settimana adiacente; l'intenzione è di applicare analoga sperimentazione ai sabati incentivati, nei quali però valgono norme in parte differenti dalla flessibilità e sulle quali andrà quindi fatta una valutazione.

Emilio Bez
(Coordinatore Uiltec
 Luxottica Agordo)
 

Per qualche posto auto in più.






Tutti sanno che di fronte all'ingresso Luxottica vi è un'area di sosta riservata alle corriere che quotidianamente trasportano numerosi lavoratori dello stabilimento. Non tutti però hanno presente che la parte terminale verso sud di tale area non viene utilizzata da anni per la destinazione prevista: vi era un percorso che gli autobus seguivano per accedere alle loro piazzole dal fondo del parcheggio ma, da molto tempo, quel percorso è stato abbandonato in favore di un ingresso diretto dalla strada comunale. Vista la drammatica carenza di posti auto in Valcozzena, durante un incontro congiunto svoltosi nel municipio di Agordo verso i primi di luglio 2017, la Commissione Trasporti RSU aveva proposto di riconvertire quella parte inutilizzata di parcheggio autobus e destinarla alla normale sosta per autovetture. Trattandosi di un'area già asfaltata, i lavori necessari erano minimi: spostare un paio di cartelli, adeguare la segnaletica orizzontale, eventualmente risagomare un'aiuola. I posti recuperabili sono relativamente limitati, non è certo questo intervento che risolve i problemi di Valcozzena ma sarebbero posti comunque utili, anzi preziosi nell'attuale situazione. A distanza di parecchi mesi dalla richiesta, nulla è cambiato: l'area riservata agli autobus è rimasta immutata, di conseguenza anche la parte del tutto inutilizzata resta off limits per le autovetture con relativo rischio di multe per chi dovesse lasciarvi il proprio mezzo. Multe che per il codice della strada sono del tutto regolari, la segnaletica è chiara, ma che il buonsenso fatica ad accettare.



Emilio Bez
(Coordinatore Uiltec
 Luxottica Agordo)
 
 
 

Uffici: un mondo poco conosciuto.




Pensando ad uno stabilimento come la Luxottica di Agordo, spesso si fa mente locale sugli operai che sono circa i tre quarti del personale; poco si parla infatti degli uffici, di tutti coloro che vi lavorano e delle loro tematiche.
Credo che tutti, o quasi, abbiano idea di cosa comporti fare l'operaio in una grande azienda. Che si lavori su un macchinario, su una linea di montaggio o a banchetto, a turno o a giornata, i temi quotidiani sono ben noti: i ritmi produttivi, il livello di qualità da rispettare, spesso la polivalenza in più mansioni, i soliti sabati di flessibilità e altro ancora. Argomenti che spesso vedono il coinvolgimento dei rappresentanti sindacali nel caso sorgano problematiche di vario genere.
In ufficio si lavora prevalentemente a giornata, i sabati sono quasi sempre di normale straordinario, non c'è un numero di pezzi orario da produrre e solitamente ognuno ha il suo ambito lavorativo e precise attività da svolgere. Detta così, sembrerebbe un ambiente di lavoro tranquillo ma in realtà, in un'Azienda molto dinamica come questa, esiste anche un rovescio della medaglia.
Quasi sempre si hanno scadenze ben definite da rispettare per consegnare progetti, report o comunque per i vari incarichi assegnati e a volte diventa impegnativo anche prendersi un semplice permesso, nel caso non vi sia la possibilità di delegare ad altri un compito urgente. Diventa difficile abbandonare pc e scrivania anche per partecipare ad una semplice ora di assemblea retribuita, dove si viene aggiornati su importanti temi di vita aziendale e che per l'operaio è vista anche come modo per "staccare" dalla routine quotidiana, magari questo viene percepito come una forma di disinteresse ma la poca affluenza a questi eventi è spesso da imputare alle dead-line da rispettare; scadenze che a volte trasformano lo straordinario del sabato (il più delle volte senza maggiorazioni da incentivato) e alcune festività infrasettimanali in normali giornate lavorative e qui non ci sono le flessibilità che quantomeno ti permettono di rimanere a casa in altri momenti dell'anno. In caso di malattia, per gli impiegati bastano 3 soli giorni di assenza per azzerare il bonus di 500 euro del premio di risultato contro i 7 giorni degli operai (e già sette giorni non sono molti), nessun studio scientifico ha individuato nella diversa qualifica lavorativa di una persona una diversa prognosi per guarire da un'influenza o una maggiore presenza di anticorpi. La concessione del part-time ha regole parzialmente differenti rispetto ai reparti di produzione, a volte ciò comporta grandi difficoltà ad ottenere il part-time in uffici dove questo orario viene richiesto più della media, con oltretutto la limitazione, vista la specializzazione nelle mansioni, di poche opportunità di essere assegnati ad un'altra area, neppure per avere l'orario a tempo parziale. In buona parte degli uffici l'orario di lavoro a giornata è sfalsato rispetto al canonico 8-17 dei reparti produttivi, di conseguenza sono una minoranza gli impiegati che possono servirsi degli autobus per recarsi al lavoro, con conseguente aumento di persone che utilizzano la macchina e la ben nota difficoltà di trovare un parcheggio libero in Valcozzena.
Insomma, non sempre il "colletto bianco" seduto davanti ad una scrivania col pc sta tanto meglio del "camice blu" nei reparti produttivi: a volte non servono attività fantasmagoriche di welfare aziendale ma semplici accortezze per un giusto bilanciamento tra attività lavorativa e non.

Viviana De Rocco
(Delegata Uiltec
Luxottica Agordo)