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L'argomento del giorno...



In questi giorni i media hanno dato ampio risalto alle numerose azioni di prevenzione messe in campo da Luxottica, in funzione dell'emergenza generale creatasi in Italia qualche giorno fa e delle conseguenti ordinanze e decreti riguardanti il coronavirus Covid-19. In linea generale, le persone hanno molto apprezzato che l'Azienda sia andata oltre le prescrizioni dettate dalle ordinanze varie ed abbia attuato ulteriori importanti misure di prevenzione. Ovviamente queste novità hanno avuto un certo impatto sulla vita quotidiana in fabbrica dei colleghi, una in particolare ha sollevato una sorta di discussione diffusa diventando un po' l'argomento del giorno, tra poco vedremo quale.
Molte delle iniziative hanno ricevuto da subito un consenso generale dai colleghi, è il caso del potenziamento delle operazioni di sanificazione, a partire dai bagni fino agli autobus utilizzati per il trasporto dei lavoratori; l'uso dei dispenser di gel igienizzante per le mani è in breve tempo diventato un must, visto che per molte persone è ormai un gesto automatico utilizzarlo dopo essersi lavati le mani. La mensa aziendale inoltre, pur partendo già da precisi standard di igiene, è stata oggetto di numerose azioni quali operazioni di sanificazione aumentate, installazione anche qui dei dispenser di igienizzante, utilizzo di guanti e mascherine da parte degli addetti al self-service e altro ancora.
La recente decisione di utilizzare posate e bicchieri monouso in plastica ha però creato immediate discussioni tra i colleghi pur avendo questi apprezzato che l'Azienda voglia fare tutto il possibile per proteggere la salute dei dipendenti. Le contrarietà diffuse sull'adozione di posate in plastica, al di là di una certa fragilità nell'uso, sono dovute ad un tema ambientale, in quanto l'attuale normativa non ne prevede il riciclo bensì lo smaltimento come rifiuto indifferenziato. Va però sottolineato che molti colleghi stanno anche proponendo soluzioni alternative meno impattanti di vario tipo. Alcuni punterebbero all'utilizzo di prodotti realizzati con materiali compostabili, altri han già annunciato che si porteranno da casa le proprie posate mentre del bicchiere faranno tranquillamente a meno, visto che per bere dalle bottigliette d'acqua non è certo indispensabile, altri ancora ritengono che per l'igiene sia sufficiente imbustare le normali posate in dotazione alla mensa, essendo lavate ad alta temperatura in lavastoviglie al pari dei piatti tuttora in uso. Alcuni hanno però suggerito una cosa ancora più semplice e ad impatto zero: ricevere le posate direttamente dagli addetti del self-service come avviene per i piatti, garantendo quindi pari igiene.
Tutta questo "dibattito" in corso sulle posate di plastica potrebbe sembrare qualcosa di marginale ma si può leggere anche come un segnale positivo: dopo diversi (e lunghi) giorni nei quali in pratica non si parlava di altro che del coronavirus, cosa peraltro inevitabile vista la tempesta mediatica in tutta Italia riguardante il Covid-19, farà piacere a molti colleghi ricominciare a discutere anche di altri argomenti.

Emilio Bez
(Coordinatore Uiltec-Uil
Luxottica Agordo)


Luxottica Agordo, nuova viabilità e parcheggi: qualche considerazione.



Le notizie apparse oggi sui media, riguardanti le future modifiche alla viabilità in Valcozzena e la previsione di nuovi parcheggi, sono sicuramente state ben accolte dai lavoratori del colosso dell'occhiale. Altrettanto contenti saranno i colleghi della Commissione Trasporti RSU, visto che buona parte di quanto annunciato è anche frutto di nostre proposte e suggerimenti fatti all'Azienda dalla Commissione Trasporti nel corso degli ultimi anni.
In primis, trattandosi anche di un problema di sicurezza, lo spostamento della strada verso l'argine: il conseguente riposizionamento degli stalli degli autobus a ridosso dell'Azienda permetterà di evitare l'attraversamento quotidiano di centinaia di utenti e i conseguenti rischi di investimenti. Molti colleghi ci avevano chiesto di trovare una soluzione poiché, nei momenti di maggior flusso in entrata e uscita dalla fabbrica, la situazione attuale è indiscutibilmente pericolosa. L'opzione di spostare la strada ci era parsa da subito la più risolutiva e ne avevamo discusso, oltre che con l'Azienda, anche con Dolomiti Bus e con il Sindaco di Agordo. Ben venga quindi la decisione di riprogettare l'intera area: l'Azienda ha previsto inoltre una rotonda di smistamento e una nuova area di sosta da realizzarsi su un terreno agricolo per cui si prevede un cambio di destinazione d'uso. I posti auto "regolari" disponibili dovrebbero quindi aumentare di molto rispetto alla situazione odierna.
Saranno sufficienti a risolvere l'attuale carenza, considerato che centinaia di lavoratori sono costretti ogni giorno a piazzare l'auto dove capita, sfruttando in pratica ogni metro quadro disponibile in Valcozzena? La risposta non è affatto scontata: se verrà mantenuto l'attuale livello di utilizzo delle navette, ultimamente molto frequentate, probabilmente i parcheggi saranno adeguati e tutti troveranno posto. Di sicuro i lavori in previsione sono di notevole portata ed è difficile pensare che l'Azienda possa fare di più, non fosse altro che per la mancanza di ulteriori aree effettivamente disponibili nelle vicinanze.
Un altro importante tema è la pista ciclabile. Da anni quei colleghi che utilizzano spesso bici e moto lamentavano l'evidente inadeguatezza per diversi mesi all'anno dei parcheggi a loro dedicati, problema che noi avevamo molte volte riportato all'Azienda, chiedendo che almeno nei mesi di maggior utilizzo venisse ampliata l'area di sosta per le due ruote. Una soluzione dovrebbe arrivare proprio con la nuova sistemazione dei parcheggi con una nuova area dedicata a bici e moto, presumibilmente più estesa dell'attuale.
Riguardo la pista ciclabile vera e propria, la Commissione Trasporti aveva suggerito tempo fa all'amministrazione comunale e all'Azienda un semplice ma efficace percorso ciclabile di collegamento tra Valcozzena e la già esistente pista ciclopedonale al di là del Cordevole, la quale sarebbe quindi diventata accessibile sfruttando il sottopassaggio vicino al ponte, senza dover più attraversare la trafficata rotatoria della tangenziale. Una semplice ridefinizione delle attuali corsie sul ponte avrebbe permesso di ricavare anche su di esso il tratto di ciclabile necessario senza creare alcun problema al flusso delle auto. L'intervento da noi proposto avrebbe quindi un costo relativamente limitato ma sarebbe potenzialmente fattibile in tempi brevi.
Al momento sono invece stati annunciati degli studi di fattibilità per una pista ciclabile in direzione Ponte Alto e per una nuova passerella sul Cordevole, in sostituzione dell'ormai leggendaria passerella travolta dall'alluvione oltre mezzo secolo fa e mai più ricostruita tra i rimpianti di molti. Sicuramente sono ottime iniziative e queste opere, se saranno realizzate, avranno un impatto molto positivo sul territorio; resta da capire la tempistica per una eventuale realizzazione, intanto già gli studi di fattibilità sono un primo importante passo.

Emilio Bez
(Coordinatore Uiltec-Uil
Luxottica Agordo)